(Simone de Beauvoir, Il
secondo sesso, 1949)
Sembrerebbe banale come citazione, in realtà essa
esprime un
concetto molto chiaro e preciso e cioè che non basta nascere femmine
per essere considerate donne, ma occorre un qualcosa in più, occorre un
atteggiamento mentale che possa sancire la definitiva consacrazione di uno
status che ricomprende molteplici responsabilità, infatti la donna spesso è anche una mamma che con il suo amore riscalda la vita dei suoi cari, che segna il passaggio da ciò che si era a ciò che si
desiderava essere.
“Siamo donne, oltre le gambe c’è di più”
cantavano al festival di Sanremo del 1991 Sabrina Salero e Jo Squillo, vero, verissimo, peccato che poi in giornate come queste dove si trasforma un evento
commemorativo in un sorta di justification day, molte “donne” lo dimentichino
lasciandosi trasportare dalla voglia di trasgredire, di “imporre” la loro
rabbia il loro rancore nei confronti di chi per anni non le ha rispettate,
salvo poi trincerarsi dietro la banale scusa di una festa che in realtà
andrebbe festeggiata ogni santo giorno, poiché ritengo che donne lo si sia
tutti i giorni, dalla mattina quando ci si alza, alla sera quando stremate da
una giornata di lavoro ci si concede ad un meritato riposo.
Per questo oggi rivolgo i miei auguri solo a
coloro che si festeggiano tutti i giorni, che si guardano allo specchio e sono
orgogliose di ciò che vedono, della voce che ascoltano, del profumo che
emanano, che si rispettano e non si riducono a vivere una breve emozione a
discapito di una ben più lunga e duratura racchiusa nel rispetto per se stesse,
e pazienza se avvolte sbagliate, errare è umano e chi non lo fa, ma rimanete comunque la cosa
più bella che Dio potesse donare a noi uomini, perché un mondo senza donne
sarebbe come vivere senza aria, praticamente impossibile.
Auguri di cuore splendide creature.
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